Pantomime - Lem56

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Jack in the Box

Jack in the Box è una pantomima del 1899. Composizione breve, quasi sette minuti, è suddivisa in tre parti: Prélude, Entracte, Finale e fu scritta per una commedia di Jules Dépaquit. Il titolo inglese fu scelto dal compositore poiché era alla moda inserire, nei discorsi, parole e frasi in inglese.
Dopo aver scritto la partitura al pianoforte voleva terminarla con l’orchestrazione, purtroppo non trovava più lo spartito: era convinto di averlo perso in autobus. Sarà, di fatto fu ritrovato dopo la morte del compositore nel guazzabuglio della sua abitazione.
Oggi la possiamo ascoltare grazie all’orchestrazione realizzata da Darius Milhaud che seppe interpretare alla perfezione lo spirito dell’autore. È evidente la spregiudicatezza di questa composizione attraverso il richiamo al mondo dello spettacolo d’intrattenimento, come il vaudeville e il music-hall o semplicemente il café concert, musiche considerate inferiori dal mondo accademico e non assimilabile al concetto di arte.

1 Prélude - 2 Entracte - 3 Finale

(eseguite dalla London Philarmonic Orchestra diretta da Bernard Herrmann edizione Decca 421 395-2)

La belle excentrique

La belle excentrique è un music-hall in quattro movimenti eseguiti da una piccola orchestra, prosegue il discorso avviato con la pantomima Jack in the Box .
La bella "eccentrica” è ispirata alla danzatrice Elise Jouhandeau, nota come Caryathis e immortalata in uno splendido manifesto da Léon Bakst, lo scenografo dei Ballets Russes di Diaghilev, fu rappresentata per la prima volta nel luglio del 1920 al Théâtre du Colisée, in quattro movimenti eseguiti da una piccola orchestra.

1.Marche franco-lunaire

2.Grande ritournelle

3.Valse du Mystérieux baiser dans l'oeil

4.Grande ritournelle

5.Cancan Grand-mondain

(eseguite dall'Orchestra dei Concerti di Lamoureux diretta da Yutaka Sado edizione Erato )


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