Minstrels - Lem56

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Minstrels

Rozzi, ridicoli, animaleschi, infantili, cantori di melodie selvagge, parlano un dialetto incomprensibile, così erano visti dai bianchi gli oltre quattro milioni di schiavi neri.
Gli autori di musiche d'intrattenimento introdussero canzoni che mettessero in ridicolo i neri. Poco a poco questi artisti di strada ebbero l'idea di presentare, nella provincia americana intorno al 1840, una forma di spettacolo equiparabile alla nostra commedia dell'arte in cui gli attori bianchi, "incipriatasi" la faccia di nero, interpretavano, beffeggiando, personaggi presi dallo stereotipo dello schiavo
.

Lo spettacolo acquisì, negli anni, una struttura sempre più precisa e organizzata. L'attore munito di cilindro, giacca di raso e pantaloni a righe, bastone e ghette con la faccia annerita con il classico sughero bruciacchiato si presentava ad un pubblico divertito ed entusiasta, cantando The gay negro bay piuttosto che The cool black rose o Jump jun crow tutte macchiette dello schiavo afroamericano. Le macchiette erano il gigante sfortunato dal cuore d'oro, quello che imita i bianchi oppure il lavoratore sciancato, tutte, in comune, avevano chiaro un concetto: stai al tuo posto!

Ascolta
una breve selezione di brani tratti da Minstrels: Minstrel Parade suonato dai Collins and Harlan. The Pickaninnies Paradise dei Sterling Trio e I Love the Land of Old Black Joe di Billy Murray.
La musica dei minstrels mutuava l'esperienza bianca, spesso di origine irlandese, con gli echi degli spiritual. Quando le compagnie itineranti diedero spazio ad attori di colore, le musiche si connotarono sempre più di una matrice nera.

È in questo contesto che nasce il cake walk
. Un ballo a coppie, di provenienza originato dagli schiavi, il cui nome nasce dal fatto che la migliore coppia danzante della serata avrebbe avuto in premio una torta di mele. Il ballo è caratterizzato da una musica sincopata che anticipa il ragtime. Ebbe un grande successo tanto da interessare compositori "dotti" come Debussy che la utilizza nel brano Golliwogg's cake-walk tratto dalla suite per pianoforte Children's Corner composta nel 1907.

"
…paradosso: si assiste all'imitazione fatta dai neri dell'imitazione fatta dai bianchi dei neri che facevano il verso ai bianchi!..."

L'irlandese Stephan Collins Foster fu uno dei primi autori di minstrels. Oh Susannah, My old Kentukey home, Swanee river sono alcuni esempi di queste canzoni, in essi è evidente l'influenza della musica nera (Foster andava nelle chiese dei neri ad ascoltarne musica) e della tap-dance poi tip-tap, una danza che avrà notevole fortuna anche in europa.



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