Beatlesmania - Lem56

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Beatlesmania

I Beatles, negli anni sessanta, riporteranno un successo discografico dopo l’altro risultando in testa alle graduatorie di vendita dei dischi e occupando, molte volte, la prima, la seconda e la terza posizione!
Nel ’63 il loro primo album Please Please Me, si piazza in pochi giorni ai vertici delle classifiche britanniche.
I Beatles diventano un caso nazionale. Una miscela di canzoni orecchiabili e di testi spensierati unita a un’immagine fotogenica e un look innovativo. I capelli a caschetto, le giacche senza collo e gli stivaletti di camoscio segneranno la moda degli Anni Sessanta.

Nel ’64 i Beatles oltrepassano la Manica e conquistano il mercato americano. Il nuovo singolo I Want To Hold Your Hand e il film "A Hard Day’s Night" cui segue l'omonimo album, consacrarono i Fab Four tra le stelle del firmamento statunitense. All' "Ed Sulliwan Show", la trasmissione statunitense più in voga furono visti da 70 milioni di persone!
Nel ’65 Yesterday è un successo planetario. La Regina Elisabetta, in virtù dei grandi commerci export realizzati grazie a loro, li nomina “Baronetti”.
La trasgressione dei Quattro (diversa da quella "maledetta" dei rivali Rolling Stones), l’aspetto rassicurante, da ragazzi della porta accanto, ne fecero la fortuna. Per la prima volta con i Beatles un fenomeno musicale, e di costume, unisce i giovani di tutto il mondo.

I Beatles sono gli idoli dei teen-agers. Scene d’isterismo, pianti, svenimenti e folle urlanti accompagnano ogni loro esibizione. Le "Apple Scruffs" sono le fans più tenaci, ragazze che montano la guardia davanti alla casa discografica dei Quattro dandosi il cambio notte e giorno nella speranza di un ...autografo.

I Beatles sono il vessillo della gioventù occidentale nella presa di coscienza di sé, intesa in ogni senso: estetica (i capelli lunghi, gli abiti), artistica (le influenze musicali si aprono anche verso la musica indiana e l'avanguardia), politica (il pacifismo e l'opposizione alla guerra del Vietnam).
“Sono giovane quindi esisto”. Ho gusti, interessi, desideri, antipatie, speranze…, basta essere trattati come “involucri” in attesa di diventare adulti. Perché questo era il modo di pensare degli adulti: i figli dalla nascita fino alla maggiore età (21 anni!) erano soldatini che dovevano semplicemente esercitarsi a essere adulti, contenitori da riempire non persone!

Nasce la Beatlesmania così fu chiamata da un giornalista del The Daily Mirror il 2 novembre del 1963.
La Beatlesmania è un fenomeno di sociologia e di antropologia culturale. Fenomeno senza precedenti, consiste nell'adorazione incondizionata e di là di ogni estrazione sociale, culturale, sesso ed età per i Beatles visti come simbolo di liberazione. Si manifesta con crisi isteriche, assembramenti di folla, euforia, ossessione, urla, pianti, svenimenti, un consumo frenetico di oggettistica riguardante il gruppo oltre ai dischi e agli strumenti musicali.
La Beatlemania contribuì allo sviluppo di alcuni settori del marketing e della comunicazione di massa moderni, come il merchandising, il fandom, il branding.

Fu una forma di protesta che rappresenta l’embrione di quella protesta più politica che segnerà il maggio del 1968 immediatamente successivo alla stagione del “Flower Power”: gli Hippie.

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