Lago dei Cigni - Lem56

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Lago dei Cigni

classica > Romanticismo

Il Lago dei cigni

Balletto in quattro atti, libretto Vladimir Petrovic Begicev e Vasil Fedorovich Geltser, musica di P.I.Caikovskij, coreografia di V. Reisinger, scenografia H. Shangin, K. Valts, H. Groppius, costumi di H. Simone e Vormenko.
Prima rappresentazione: Mosca, Teatro Bolshoi, 4 marzo 1877 interpreti: Pelageia Karpakova, S. Gilbert.

La “prima” del Lago dei cigni non fu accolta con favore dal pubblico, che considerò la musica di Caikovskij rivoluzionaria, la coreografia insulsa, l’allestimento non appropriato e gli interpreti inadeguati, tanto che il balletto fu tolto dalle scene dopo solo poche repliche. Fu riallestito nel 1880 e nel 1882, sempre a Mosca, con una nuova coreografia di Olaf Hansen ma anche questa volta non incontrò il favore del pubblico e della critica. La versione completa e totalmente rinnovata del balletto (in 3 atti e 4 scene) andò definitivamente in scena il 27 gennaio 1895 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, grazie alla lungimiranza del principe Vsevolozskij, sovrintendente dei teatri imperiali di San Pietroburgo che riprovò a metterlo in circuito dopo che il 17 gennaio 1894 (interpreti Pierina Legnani e Pavel Gerdt) venne riproposto il secondo atto con la coreografia di Lev Ivanov in uno spettacolo dedicato alla memoria di Ciaikovsky morto nel 1893.
Il 27 gennaio 1895 il nuovo Lago dei cigni, in una versione totalmente rinnovata, andò in scena al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo riportando immediatamente un successo strepitoso. Coreografi furono il russo Lev Ivanov per gli atti bianchi  (II e IV) e il francese Marius Petipa (I e III), quest’ultimo rielaborò il libretto, modificò alcune scene e inserì nella partitura originale alcuni brani pianistici di Ciaikovsky. Direttore d’orchestra fu Riccardo Drigo che diresse e riorchestrò la partitura originale aggiungendovi una pagina di sua composizione (il grand pas de deux). Interpreti di quella storica “prima” (scenografia di M.Botcharov e M.Levogt) furono Pierina Legnani (che introdusse 32 fouttées nella variazione del cigno nero), Pavel Gerdt e Alexei Bulgakov.

Il racconto
Tratto dal racconto Der geraubte Schleier (Il velo rubato) pubblicato nella raccolta Volksmärchen der Deutschen di J.K.A. Musäus, il balletto narra la storia della principessa Odette trasformata in cigno dal mago Rothbart e destinata ogni notte a ritrovare le sembianze umane da mezzanotte all’alba insieme alle sue compagne. Il principe Siegfried la incontra durante una battuta di caccia e se ne innamora giurandole amore eterno. Durante un ballo al castello, organizzato dalla regina madre perché Siegfried scelga una fidanzata, giunge Rothbart con Odile vestita da cigno nero e del tutto somigliante ad Odette. Il principe viene sedotto e presenta Odile come sua futura sposa ma nello stesso istante appare Odette ed egli comprende di essere venuto meno al giuramento. Siegfried fugge disperato sulle rive del lago dove ritrova Odette che lo perdona ma Rothbart scatena una tempesta e i due innamorati annegano nel lago riunendosi in cielo. Altre versioni, tra le quali quella di Asaf Messerer  del 1937 (Mosca, Teatro Bolshoi), introdussero il finale positivo in cui Siegfried sconfigge Rothbart sciogliendo dall’incantesimo Odette.

Trama
Atto I° - L'amore ideale di Sigfried
Nel parco del suo castello il principe Siegfried festeggia il suo ventunesimo compleanno. Il precettore Wolfgang introduce gli ospiti. La regina madre entra e rimprovera il figlio amorevolmente comunicandogli che è ormai giunto il momento di scegliere una fidanzata tra le ragazze che ella ha invitato alla festa. Terminati i festeggiamenti Siegfried, rimasto solo, è turbato e pensieroso. Il precettore cerca di riportarlo alla realtà ma egli continua a sognare il suo amore ideale.

Atto II° - Odette
Siegfried va a caccia con gli amici nei pressi del lago. Cigni bianchi sono presi di mira dai cacciatori. Il principe, rimasto solo, punta la sua faretra verso uno splendido cigno bianco che fa da guida agli altri. Il cigno, che nel frattempo si è trasformato in una fanciulla, gli confida di essere la principessa Odette trasformata in cigno, come le altre fanciulle, dal mago Rothbart. L'incantesimo potrà essere spezzato solo il giorno in cui qualcuno le giurerà eterno amore. Siegfried promette a Odette di salvarla e la prega di partecipare alla festa durante la quale sceglierà la sua sposa. Ma Odette non può perché è un cigno. Il giovane, allora, le giura amore eterno affermando che non sposerà nessun'altra che lei. E' giunta l'alba, Rothbart richiama nel lago Odette e le compagne che si trasformano nuovamente in cigni.

Atto III° - Odile
Nella sala da ballo del castello iniziano i festeggiamenti. Entrano la regina madre e Siegfried seguiti da sei damigelle che aspirano alla mano del principe. Egli però le rifiuta finchè non giunge il barone Rothbart con sua figlia Odile le cui sembianze sono identiche a quelle di Odette. Siegfried, soggiogato dalla fanciulla che danza con lui, la chiede in sposa. Rothbart trionfa per lo spergiuro di Siegfried che, disperato, fugge verso il lago.

Atto IV° - Uniti per sempre
Sulle rive del lago le fanciulle cigno sono tristi per Odette che piange per il destino a cui è stata condannata. Giunge Siegfrid che, disperato e pentito per il tradimento, implora il suo perdono. Odette sta morendo. I due innamorati s'immergono nelle acque del lago, sconvolte dalla tempesta scatenata da Rothbart, che li sommergono ma i loro spiriti uniti si levano al di sopra del lago tornato calmo.

(tratto da "Sogni di ballerina" )

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