Trio Tzigano - Lem56

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Trio Tzigano

classica > Classicismo

Haydn è il maestro della forma sonata, colui che più di ogni altro ha sperimentato questa forma nelle sinfonie, nei concerti, nei quartetti e nei trii. Il percorso d'ascolto che si propone vuole, attraverso i movimenti di differenti composizioni tutte strumentali e tutte legate alla struttura della sonata bitematica, presentare una serie di esempi della bravura e dell'eleganza del maestro di Rohrau.

Trio sol maggiore Tzigano per pianoforte violino e violoncello, terzo movimento Rondò

Il rondò, in origine rondeau, è una forma musicale francese di origine vocale. Dal XVII secolo sarà spesso usato come movimento per la musica strumentale da camera e per il concerto. Si fonda su una semplice idea formale, un tema è costantemente ripetuto alternandosi con altri temi in una sequenza |a|b|a|c|a|ecc.

Haydn utilizza il rondò per chiudere questo trio del 1725. Il brano è diviso in tre movimenti come quelli di un concerto solista e come nel concerto solista chiude la composizione con una danza veloce, un rondò.
Particolarità di questo rondò è uno dei temi che si alternano a quello principale, è una melodia che richiama l'Ungheria e in particolare una danza tzigana. Bisogna ricordare che gli Esterházy erano una delle più antiche famiglie nobiliari ungheresi, originari dell´Alta Ungheria (oggi Slovacchia).

Veloce e dall'umore spensierato la melodia principale è suonata dal pianoforte e poi ripetuta dal violino per tre volte




Quindi il secondo tema suonato dal violino



Segue un episodio "rallentato" spiritoso quasi un gioco, poi il pianoforte conduce fino alla ripetizione del primo tema.
Solo ora ascoltiamo il tema tzigano




La corsa sfrenata del rondò continua con riprese e nuove varianti fino alla replica del tema principale che, attraverso una breve coda, chiude il brillante trio.




Ascolta il brano per intero




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