Musiche di Russolo - Lem56

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Musiche di Russolo

classica > XX° le Avanguardie

Guida all'ascolto

Risveglio di una città: Russolo lo definiva una "spirale di rumore". Nei suoi venticinque secondi di durata Russolo riesce a darci un condensato affresco sonoro del risveglio di una città industriale .
Questi sono gli uniche battute che ci sono rimaste. Come scrive Daniele Lombardi la questione delle partiture di Luigi Russolo è tutt'oggi un mistero. nelle foto del 1914, fatte durante i suoi primi concerti, appare chiaramente come ogni esecutore avesse il suo spartito e il direttore la partitura. A distanza di poche decine di anni oggi è impossibile reperire i frammenti di queste partiture: tutto disperso. Rimangono soltanto sette battute del Risveglio di una città che furono pubblicate sulla rivista fiorentina "Lacerba"... Eppure questo frammento musicale colloca la composizione con forza nella storia musicale contemporanea allo stesso livello della Sagra della Primavera di Stravinsky.

Macchina tipografica: la fabbrica, le macchine per la stampa, immagina le rotative di un giornale e... gli intonarumori non bastano a Russolo per offrirci l’ambiente sonoro corretto. Così aggiunge un pianoforte usato in modo percussivo e poi la voce umana proposta in modo decisamente futurista (onomatopee). Ora l'affresco sonoro funziona .

Canzone rumorista
Su testo di Fortunato de Pero “Onomatopea Futurista” per intonarumori, pianoforte, violino e voce.
Questo brano è una rielaborazione moderna di quella che potrebbe essere stata una composizione originale di Russolo, è una interpretazione interessante e accativante. L’uso della voce qui intesa come strumento musicale, l'utilizzo della onomatopea aiuta la dissociazione con il testo e il superamento del concetto per cui cantare è anche “dire”
(molto interessante anche il filmato ).
Il risultato regge bene e ci mostra come Russolo anticipa di quarant’anni gli sperimenti vocali di Karlheinz Stockhausen in Gesang der Jünglinge
, o quelli di Luciano Berio con la voce della ex moglie Cathy Berberian nelle Sequenza III, per voce femminile, del 1966 . Anticipa, nel jazz, lo scat di Louis Armstrong che registrò la prima volta nel 1926 con Heebie Jeebie   o l’uso strumentale della voce che Robert Plant prima e Demetrio Stratos poi seppero fare nell’ambito della musica rock.

Serenata (1924) di Antonio Russolo
Nel filmato la Serenata per strumenti del 1924
, gli autori dell’animazione inseriscono alcune frasi tratte dal libro del fratello Luigi Russolo, “L'arte dei rumori" che ci aiutano a capire cosa intendesse per “rumore”.
La composizione in se è uno dei tanti brani che coniugano l’uso degli intonarumori con gli strumenti tradizionali
.

La pioggia di Antonio Russolo
La pioggia per soprano, pianoforte e intonarumori.
Sulle prime il brano è quello tipico del lied o della romanza da salotto, certo che gli intonarumori stridono, sembrano due composizioni diverse che casualmente s’incontrano, oppure è l’esecuzione di una romanza in un luogo di lavoro o nei pressi di un laboratorio “rumoroso” o ancora… forse non è tutto questo ma semplicemente un voler essere provocatorio e irridente nei confronti di un passato, la romanza da salotto, tagliata letteralmente in due dal progresso: gli intonarumori
.

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