King Oliver - Lem56

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King Oliver

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Joe Oliver detto King
(Abend, 19 dicembre 1885 – Savannah, 10 aprile 1938)

Joe Oliver detto King compositore, direttore d'orchestra e cornettista jazz statunitense fu il più valido archetipo del jazz delle origini e della sua estetica.

Joe Oliver è una delle figure più importanti del primo Jazz. Quando usiamo la frase Hot Jazz, ci riferiamo al suo stile d’improvvisazione collettiva. È stato il mentore e il maestro di Louis Armstrong. Louis lo idolatrava e lo chiamava Papa Joe. Fu sempre Oliver che regalò ad Armstrong la sua prima cornetta.
Nascondeva con un cappello inclinato il fatto che fosse “cieco” da un occhio per un incidente avuto quando era bambino. Per lo stesso motivo quasi tutte le fotografie lo ritraggono con il viso a trequarti verso sinistra.

Joe era famoso per il suo sound e per l’uso pionieristico delle sordine che utilizzava per alterare il suono della sua cornetta. Adoperava di tutto: cappelli, bottiglie e tazze. Riuscì, così, a ottenere una serie di suoni “selvaggi” dalla sua cornetta che il trombettista Bubber Miley imitò nell’orchestra di Duke Ellington.

Oliver iniziò a suonare a New Orleans intorno al 1908. È stato membro di alcune delle band musicali della città come The Olympia, The Onward Brass Band, The Original Superior e la Eagle Band. Ha spesso lavorato con Kid Ory e nel 1917 fu soprannominato "King" dopo un duello a suon di blues con la tromba di Freddie Keppard.  Nei primi mesi del 1918, a New Orleans il quartiere Storyville, centro vitale locali notturni della città, viene chiuso e complice una contemporanea crisi economica spinge Joe, sua moglie e la loro figlia Ruby verso Chicago. Qui con Ory suona nella The Original Creole Orchestra presso la Ballroom Dreamland. Dopo un tour con la band, al rientro a Chicago, nel 1921 fonda un suo gruppo The Original Creole Orchestra che presto diventerà The King Oliver's Creole Jazz con Johnny Dodds clarinetto, Honore Dutrey  trombone, Lil Hardin piano e Baby Dodds batteria. Nel 1922 introduce nel gruppo una seconda cornetta: Louis Armstrong! Con lui realizzerà registrazioni memorabili che fissano lo stile dell’hot-jazz: Canal Street Blues,
Dipper Mouth Blues, I'm Going Away To Wear You Off My Min, Snake Rag ecc.

Purtroppo, già dal 1924, è abbandonato da alcuni tra i suoi migliori musicisti, inizia, per Oliver la strada che lo porterà, inesorabilmente, all’ingloriosa fine della sua vita che lo vedrà custode di una sala da biliardo.
Oliver registrò alcuni duetti con Jelly Roll Morton, poi rilevò la band di Dave Peyton ribattezzandola i Syncopators Dixie . Si trasferì con la band a New York nel 1927, dove fece delle scelte poco fortunate: s’incendiarono i due locali per cui aveva l’ingaggio.
Il gusto del pubblico era mutato, di lì a poco si avvierà la stagione dello Swing, l’Hot non attirava più, inoltre una piorrea gli fece perdere tutti i denti, era goloso di dolci. La crisi del 1929 lo lasciò in pratica al verde. Comunque continuò a registrare fino al 1931 e a suonare con vari gruppi fino a quando non fini completamente i soldi. Si stabilì in Georgia, dove lavorò come bidello in una sala da biliardo fino alla sua morte nel 1938.
Fu sepolto nel cimitero di Woodlawn nel Bronx, New York, dove sarebbe stato raggiunto da altri giganti del jazz come Coleman Hawkins , Lionel Hampton , W.C.Handy , Milt Jackson , Max Roach , e Miles Davis tutti con un grande debito verso "Papa Joe" King Oliver.

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